Cinque vittime a Licata per lite in famiglia

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Cinque morti a Licata, nell’agrigentino. Quattro persone sono state uccise, sembra per una lite famigliare, nella zona periferica di via Rieti. Pare che a sparare sia stato un uomo che, al culmine della lite in famiglia, abbia fatto fuoco uccidendo tre parenti. L’uomo sarebbe fuggito per poi suicidarsi.to. Indagano i carabinieri.

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Uccide 4 familiari tra cui bambino di undici anni e ragazzo di 15 e si uccide in strada

Salgono a cinque le vittime a Licata dopo una lite in famiglia. Come apprende l’Adnkronos l’assassino dopo avere ucciso quattro familiari, tra cui un bimbo di undici anni è un ragazzo di 15, si è ucciso. Il suo corpo è stato trovato per strada agonizzante e sarebbe morto in ambulanza

A dare l’allarme dopo l’uccisione di quattro persone a Licata sarebbe stata, come apprende l’Adnkronos, la moglie dell’assassino che ha avvisato i carabinieri. L’uomo in un primo momento avrebbe voluto costituirsi ma poi ha deciso di suicidarsi. Le vittime sono quattro con l’assassino cinque.

Assassino ha ucciso fratello, cognata e due nipoti : come apprende l’Adnkronos, aveva il porto d’armi. L’uomo aveva un fucile da caccia e alcune pistole.

Si chiamava Angelo Tardino l’assassino che questa mattina ha ucciso a Licata il fratello, la cognata e i due nipoti, un bimbo di 11 anni e un ragazzo di 15. Secondo le prime testimonianze sembra che a fare scatenare la lite tra i fratelli sia stata un’eredità contesa.

Per assassino morte cerebrale, si è sparato mentre era al telefono con carabinieri

Morte cerebrale per Angelo Tardino, 48 anni, l’uomo che questa mattina ha ucciso, dopo una lite in famiglia, il fratello, la cognata e i due nipoti di 15 e 11 anni. L’uomo, come si apprende, aveva deciso di costituirsi e mentre era al telefono con i carabinieri ha cambiato idea e si è sparato un colpo di pistola in testa. In un primo momento si pensava che fosse morto sul colpo, ma i sanitari che lo hanno soccorso hanno parlato di “morte cerebrale”. L’uomo avrebbe il cervello spappolato. Tardino trasportato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.
Infine l’epilogo. Angelo Tardino, già dichiarato in stato di morte cerebrale si è spento nel reparto di rianimazione dell’ospedale Sant’Elia poco dopo le tredici. Pare fossero frequenti i dissidi con la famiglia del fratello, di cui era socio.

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